venerdì 22 aprile 2011

AD ANNA

Quante volte, andando in montagna, non ho avuto che occhi per la mia cima, ignorando altre vette, magari più belle e affascinanti..

Quante volte, nella fretta di salire, preso dalla bellezza unica e ineguagliabile del panorama, non ho fatto a caso al fiore che, mosso dalla brezza leggera, alzava i suoi petali verso di me, che, ingenuo lo ignoravo per andare verso l'azzurro del cielo..

Conoscerti, è stato per me ,come salire una parete nuova che per stupidità avevo ignorato, forse perchè non avendo ascoltato la mia mente e il mio cuore, davo per scontato come noiosa..

Come è stato bello accorgermi di aver sbagliato e capire che qualche volta la riservatezza non è arroganza, ma rispetto delle scelte e degli stili che hanno gli altri..

Toccare con mano che la Fede può essere forte e genuina anche le volte che è testimoniata senza altri scopi se non le proprie coerenti scelte, è stato per me un'accorgersi della tua umile e schiva scelta di fede, che tu mostri agli altri con gioia..

Il mio grazie a te che, in un mio momento di smarrimento, nella tua semplicità, hai saputo, con la felicità del tuo credere, mettere nel mio cuore un anelito di quella verità che a te riempie la vita..

Grazie perchè il tuo credere ha fatto nascere in me ,una scintilla che spero poi, seguendo il tuo esempio, io possa far diventare un incendio d'amore..

EMILIANO